Il tuo
benessere? Parte dai piedi
La storia dei
trattamenti di Riflessologia Plantare
è molto antica: ne parlano diffusamente la medicina tradizionale cinese, i Veda
e in Egitto è stato trovato un dipinto raffigurante un medico intento a
trattare le mani e i piedi di un paziente.
Nonostante
questo ancora oggi la Riflessologia è
poco nota in Italia, viene spesso confusa con altre tipologie di trattamento o
massaggi e i suoi benefici sono poco conosciuti.
Ma partiamo
dalle origini per riuscire a comprenderla meglio.
Le nostre
esperienze umane sono fatte di emozioni: gioia, paura, rabbia, riflessione e
tristezza si alternano in noi aiutandoci a misurare il nostro grado di
benessere, ma anche gli equilibri con i quali possiamo gestirle, controllarle,
reprimerle o viverle intensamente.
Ogni emozione
racchiude in sé le nostre necessità di dare o ricevere amore, di sentirci
considerati o di vincere le paure, di avere bisogno di comprensione o di
solitudine e riflessione.
Tutti i
sentimenti vengono espressi attraverso le nostre emozioni che manifestiamo con
la scelta del linguaggio, il tono della voce e anche le posture corporee. Sono
tutti strumenti con i quali possiamo comprendere l’altro, ciò che sta
comunicando e come lo sta condividendo con noi.
La medicina
tradizionale cinese ritiene che alla base di ogni malattia e di ogni scompenso
fisico vi sia una “cattiva gestione”
delle emozioni.
Nel Taoismo,
fonte d’ispirazione per tutta la medicina tradizionale cinese e i suoi
sviluppi, si identificano cinque emozioni primarie: tristezza, gioia, rabbia, riflessione, paura.
A sua volta
ognuna di queste emozioni primarie è collegata ad un organo o a un gruppo di
organi e alle sue relative funzioni: la
tristezza è collegata ai polmoni e all’intestino crasso, la gioia al cuore e
all’intestino tenue, la rabbia al fegato e alla vescica biliare, la riflessione
alla milza, al pancreas e allo stomaco, la paura alle reni e alla vescica.
Il principio
generale è quello che ogni emozione è salutare purché sia in perfetto bilanciamento
e contrapposizione con le altre: si può quindi asserire che non esista
un’emozione negativa o positiva in assoluto; tutte ci aiutano a vivere e a
controllare la vita perché ogni emozione è energia allo stato puro.
Il problema
nasce quando queste emozioni per varie ragioni vengono “bloccate” (per esempio fin da bambini ci insegnano a trattenere le
lacrime soprattutto in pubblico!) o sono prolungate (per esempio il rimandare
continuamente una discussione importante o una situazione ripetuta di stress e
tensione).
Secondo la
medicina tradizionale cinese trattenere un’emozione corrisponde all’impedire il
naturale fluire dell’energia: ogni repressione più o meno prolungata produce
stati di alterazione energetica che possono sfociare prima in malessere, poi in
disagio psicologico, poi in patologie vere e proprie.
E qui subentra
l’aiuto che la Riflessologia può dare
alle persone.
Attraverso la
stimolazione di punti riflessi presenti sui nostri piedi e su tutto il nostro
corpo è possibile riattivare le energie prima bloccate e avviare il naturale
processo di autoguarigione che ogni persona possiede.
La Riflessologia, infatti, non è una terapia, non fa diagnosi e non cura
malattie né fisiche né psichiche, ma aiuta a ritrovare armonia attraverso l’uso
di tecniche naturali, energetiche e culturali stimolando un naturale processo
di trasformazione e crescita della propria consapevolezza e delle energie
personali.
In questo processo
olistico è fondamentale il dialogo che si crea tra l’operatore e chi viene “trattato” in quanto, proprio come ogni attività
olistica, anche la Riflessologia si propone di evidenziare
gli aspetti energetici, etici, spirituali in uno stile di vita più consono,
attento e finalizzato alla ricerca del proprio benessere.
Il piede è quindi solo il punto di partenza, la punta di un’iceberg che dice
chiaramente chi siamo, come viviamo e che visione abbiamo di noi stessi e della
vita: l’obiettivo di un trattamento di Riflessologia
è sempre quello di ristabilire uno stato di equilibrio energetico in se stessi
con il conseguente stato di benessere non solo fisico.
Per questo la Riflessologia non si contrappone mai ai trattamenti specialistici
di podologi, massofisioterapeuti e altri specialisti del settore, anzi vi si
integra, proprio perché opera in un ambito più vasto in cui si vuole aiutare la
persona a ritrovare in sé l’armonia che tutti cerchiamo, ma che solo pochi
sanno ritrovare.
Paolo G. Bianchi
Paolo G. Bianchi, Master
in Counseling Breve, Counselor certificato SIAF (n. LO 057-CG), esperto di tensio-planto riflessologia psicosomatica
Per info 328 8755091
Si riceve solo
presso centri estetici e centri benessere