martedì 30 ottobre 2012

Il tuo benessere parte dal piede

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Il tuo benessere? Parte dai piedi

La storia dei trattamenti di Riflessologia Plantare è molto antica: ne parlano diffusamente la medicina tradizionale cinese, i Veda e in Egitto è stato trovato un dipinto raffigurante un medico intento a trattare le mani e i piedi di un paziente.
Nonostante questo ancora oggi la Riflessologia è poco nota in Italia, viene spesso confusa con altre tipologie di trattamento o massaggi e i suoi benefici sono poco conosciuti.

Ma partiamo dalle origini per riuscire a comprenderla meglio.

Le nostre esperienze umane sono fatte di emozioni: gioia, paura, rabbia, riflessione e tristezza si alternano in noi aiutandoci a misurare il nostro grado di benessere, ma anche gli equilibri con i quali possiamo gestirle, controllarle, reprimerle o viverle intensamente.
Ogni emozione racchiude in sé le nostre necessità di dare o ricevere amore, di sentirci considerati o di vincere le paure, di avere bisogno di comprensione o di solitudine e riflessione.
Tutti i sentimenti vengono espressi attraverso le nostre emozioni che manifestiamo con la scelta del linguaggio, il tono della voce e anche le posture corporee. Sono tutti strumenti con i quali possiamo comprendere l’altro, ciò che sta comunicando e come lo sta condividendo con noi.

La medicina tradizionale cinese ritiene che alla base di ogni malattia e di ogni scompenso fisico vi sia una “cattiva gestione” delle emozioni.
Nel Taoismo, fonte d’ispirazione per tutta la medicina tradizionale cinese e i suoi sviluppi, si identificano cinque emozioni primarie: tristezza, gioia, rabbia, riflessione, paura.
A sua volta ognuna di queste emozioni primarie è collegata ad un organo o a un gruppo di organi e alle sue relative funzioni: la tristezza è collegata ai polmoni e all’intestino crasso, la gioia al cuore e all’intestino tenue, la rabbia al fegato e alla vescica biliare, la riflessione alla milza, al pancreas e allo stomaco, la paura alle reni e alla vescica.

Il principio generale è quello che ogni emozione è salutare purché sia in perfetto bilanciamento e contrapposizione con le altre: si può quindi asserire che non esista un’emozione negativa o positiva in assoluto; tutte ci aiutano a vivere e a controllare la vita perché ogni emozione è energia allo stato puro.

Il problema nasce quando queste emozioni per varie ragioni vengono “bloccate” (per esempio fin da bambini ci insegnano a trattenere le lacrime soprattutto in pubblico!) o sono prolungate (per esempio il rimandare continuamente una discussione importante o una situazione ripetuta di stress e tensione).
Secondo la medicina tradizionale cinese trattenere un’emozione corrisponde all’impedire il naturale fluire dell’energia: ogni repressione più o meno prolungata produce stati di alterazione energetica che possono sfociare prima in malessere, poi in disagio psicologico, poi in patologie vere e proprie.

E qui subentra l’aiuto che la Riflessologia può dare alle persone.

Attraverso la stimolazione di punti riflessi presenti sui nostri piedi e su tutto il nostro corpo è possibile riattivare le energie prima bloccate e avviare il naturale processo di autoguarigione che ogni persona possiede.

La Riflessologia, infatti, non è una terapia, non fa diagnosi e non cura malattie né fisiche né psichiche, ma aiuta a ritrovare armonia attraverso l’uso di tecniche naturali, energetiche e culturali stimolando un naturale processo di trasformazione e crescita della propria consapevolezza e delle energie personali.
In questo processo olistico è fondamentale il dialogo che si crea tra l’operatore e chi viene “trattato” in quanto, proprio come ogni attività olistica, anche la Riflessologia si propone di evidenziare gli aspetti energetici, etici, spirituali in uno stile di vita più consono, attento e finalizzato alla ricerca del proprio benessere.

Il piede è quindi solo il punto di partenza, la punta di un’iceberg che dice chiaramente chi siamo, come viviamo e che visione abbiamo di noi stessi e della vita: l’obiettivo di un trattamento di Riflessologia è sempre quello di ristabilire uno stato di equilibrio energetico in se stessi con il conseguente stato di benessere non solo fisico.
Per questo la Riflessologia non si contrappone mai ai trattamenti specialistici di podologi, massofisioterapeuti e altri specialisti del settore, anzi vi si integra, proprio perché opera in un ambito più vasto in cui si vuole aiutare la persona a ritrovare in sé l’armonia che tutti cerchiamo, ma che solo pochi sanno ritrovare.

Paolo G. Bianchi
Paolo G. Bianchi, Master in Counseling Breve, Counselor certificato SIAF (n. LO 057-CG), esperto di tensio-planto riflessologia psicosomatica

Per info 328 8755091
Si riceve solo presso centri estetici e centri benessere

riflessologia

"Lo scorso aprile, in occasione del XII Congresso Nazionale di Parkinson Italia svoltosi a Verbania, ci siamo occupati di un nuovo tipo di trattamento riabilitativo della malattia di Parkinson per buona parte frutto della ricerca italiana: una calzatura tecnologica chiamata FMS, acronimo di Foot Mechanical Stimulation, cioè stimolazione meccanica plantare che oggi possiamo sentir descrivere direttamente dagli autori dei primi studi: ecco la relazione della dottoressa Franca Barbic dell’Istituto Humanitas di Milano.

UN AIUTO MECCANICO AI FARMACI - La FMS è complementare ai farmaci ed è una stimolazione meccanica di 6 secondi, effettuata in modo sequenziale per 4 volte sull’alluce e sulla prima giunzione metatarsale della pianta del piede tramite una punta smussa. Entro 24 ore ciò fa aumentare nei pazienti velocità del cammino, lunghezza del passo e rapidità del cambiamento di direzione di marcia. Si riducono anche i cosiddetti episodi di freezing, transitori blocchi motori in cui il paziente sembra improvvisamente congelato con i piedi incollati per terra, fenomeno da cui è derivato infatti il termine inglese freezing, congelamento.
IL TRAGUARDO DI UN CONGRESSO MONDIALE - In questi mesi gli studi sulla FMS sono andati avanti e, dopo essere stati pubblicati sulla rivista Clinical Autonomic Research, il 31 ottobre la tecnica sarà presentata al giudizio dei maggiori esperti mondiali riuniti al 23° Simposio Mondiale sul Sistema Nervoso Autonomo delle Bahamas. Lo studio intitolato "La stimolazione meccanica del piede migliora il cammino e il profilo cardiaco vagale dei pazienti parkinsoniani" viene presentato da 13 neurologi milanesi fra i quali anche la dottoressa Margherita Canesi che fa parte, insieme al professor Gianni Pezzoli, del gruppo di esperti del forum di Corriere.it su questa malattia.
IL PARERE DELL’ESPERTO - «Sono stati effettuati studi rigorosi in cieco con controllo placebo - commenta il professor Pezzoli, direttore del Centro Parkinson degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano - ed è stato osservato un miglioramento del lato maggiormente affetto, poi protrattosi per qualche giorno. Mi è stato riferito dalla dottoressa Canesi un aspetto insolito che vale la pena ricordare: i pazienti, dopo la prima applicazione si dichiarano molto soddisfatti e chiedono di essere nuovamente sottoposti al trattamento. Alla luce di questo tipo di reazioni va considerato con più attenzione quanto effetto placebo possa giocare nella riduzione del freezing influenzata dalle aspettative forse eccessive di questi pazienti. Siamo comunque ancora in itinere e ci vorrà altro tempo per avere un follow up più lungo su un maggior numero di pazienti così da vedere come e per quanto questo effetto si mantiene».
UNA BUONA PARTENZA - Sei mesi fa avevano partecipato al primo studio controllato sulla FMS sei centri lombardi: nei pazienti fu osservato un incremento della lunghezza del passo e della velocità del cammino. Il tempo e il numero di passi per completare la rotazione sul posto sono diminuiti, la lunghezza media del passo e la velocità del cammino sono aumentate in modo significativo, il tempo di esecuzione del movimento di rotazione sul posto si è ridotto e il numero di passi per completare la rotazione sul posto è diminuito. La sua efficacia è stata verificata anche in doppio cieco con finte stimolazioni placebo. Mentre la stimolazione placebo effettuata in altre aree del piede non ha riportato alcuna efficacia sia in acuto sia a distanza di 24 ore, la stimolazione delle aree corrette ha invece dimostrato sia subito dopo sia dopo 24 ore, un effetto di riattivazione dei movimenti che diventano più veloci.
COME LA RIFLESSOTERAPIA? - Le basi neurofisiologiche della FMS sono verosimilmente le stesse della riflessologia, trattamento empirico noto da millenni secondo il quale sotto la pianta del piede sono situati punti strategici cui corrispondono varie parti del corpo. Essendo l’area plantare del piede ricchissima di recettori nervosi la pressione di questi punti riflessi genera impulsi che attivano reazioni immediate nell’organismo. La riflessologia plantare si è rivelata efficace nelle contratture muscolari dovute a tensione o a posture errate e nei dolori cervicali, dorsali, lombari e nel mal di testa. Generalmente i trattamenti sono bisettimanali, con un minimo di 7 sedute e un massimo di 14 (ognuna di 30-40 minuti) e già dopo le prime sedute, inducono profondo relax, distensione dei muscoli e un grande senso di benessere psico-fisico. Nella FMS invece, dopo una prima seduta per la regolazione personalizzata effettuata da personale specializzato, l’apparecchio con cui viene effettuato il trattamento può essere utilizzato direttamente dai pazienti a casa, calzato come una sorta di plantare tecnologico".

lunedì 29 ottobre 2012

giovedì 11 ottobre 2012

Massaggi contro la cellulite. Sono efficaci?

"Per capire l’importanza dei massaggi nel combattere la cellulite deve essere sottolineato che l’antiestetica buccia d’arancia che colpisce soprattutto gambe e glutei delle donne, è causata dalla ritenzione idrica e per alleviare questo problema è molto importante drenare i liquidi stessi. Il miglior modo di fare ciò è appunto la tecnica del massaggio, certo i benefici maggiori sono dati dal massaggio esperto di un professionista del settore, ma purtroppo i costi sono alti e allo stesso tempo occorre la costanza che non sempre si può avere da tali professionisti. Consiglio quindi di alternare i massaggi dei professionisti, il cui costo è di circa trenta euro a seduta, con un automassaggio delle gambe da effettuare a casa ogni giorno, questo offre anche il vantaggio di migliorare la circolazione e quindi anche la salute delle gambe ne trova giovamento. Fatto questo dopo sei mesi si vedono i primi risultati. Andiamo con ordine. Per avere vantaggi occorre massaggiare le gambe soprattutto di mattina, perché sono riposate e ricevono meglio i benefici del massaggio, potete aiutarvi con delle creme specifiche per la cellulite per poter avere maggiori benefici, ma se applicate le stesse senza massaggio comunque non otterrete dei vantaggi pieni. Il massaggio deve essere iniziato dal basso, ovvero dalle caviglie, ed effettuato in modo delicato con i palmi delle mani, i movimenti devono essere circolari, pian piano salite fino ai glutei. Certo per i glutei diventa svantaggioso riuscire da sole ad avere un buon massaggio, ma provare non costa nulla e per esperienza, dopo i primi giorni si acquista dimestichezza e si riesce a trattare abbastanza bene anche questa zona. Un altro svantaggio è dato dal fatto che occorre avere la costanza di effettuare lo stesso praticamente ogni mattina per poter vedere delle gambe lisce e trovare il tempo non sempre è facile. Per quanto riguarda le creme che consiglio, la scelta dipende dal problema, se la cellulite è tanta consiglio di usare i trattamenti alle alghe il cui costo è di circa trenta euro e questo perché esse hanno il potere di sciogliere il grasso, se il problema invece non è esteso si possono utilizzare i prodotti a base di caffeina, guaranà, ippocastano o centella asiatica perchè hanno un potere drenante che aiuta a combattere la ritenzione idrica, in commercio ve ne sono molti, il costo parte da 4 euro per i prodotti della garnier, in questo caso vi è anche la confezione “roll-on” che aiuta ad effettuare il massaggio, proprio a sottolineare quanto per questo problema sia importante l’aiuto dei massaggi stessi. Consiglio a tutte le mie amiche di prendersi qualche minuto giornaliero per sé, per poter combattere questo odioso problema che ci affligge anche perchè i massaggi sono anche rilassanti e iniziare la mattina in questo modo di sicuro aiuta ad affrontare meglio gli impegni quotidiani. Assicuro che dopo qualche mese le gambe esteticamente appaiono più belle, i cuscinetti si riducono. Ritengo che sia utile effettuare questi massaggi fin dalla giovane età anche come forma di prevenzione del problema della cellulite".

tratto da 
http://www.salutejournal.it/massaggi-contro-la-cellulite-sono-efficaci/

sabato 6 ottobre 2012

Relax

e come ogni fine settimana Romina vi augura un felice relax



martedì 2 ottobre 2012

Il cioccolato amaro allunga la vita e combatte l’ipertensione

Chi ama il cioccolato, adesso ha una ragione in più per apprezzarlo senza sensi di colpa: quello amaro è utile per combattere l’ipertensione, favorire la dilatazione delle coronarie e abbassare i livelli di colesterolo. Tanto che l’EFSA (l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare) sta valutando l’indicazione di un prodotto nutraceutico a base di cacao e flavonoli per curare ipertensione e angina. A renderlo noto è stato Cesare Sirtori, presidente della Società italiana di nutraceutica (Sinut), durante il congresso nazionale di nutraceutica svoltosi a Milano. ”Questo prodotto”, ha precisato Sirtori, “che dovrebbe arrivare sul mercato a gennaio 2013, contiene 10 grammi di cacao e 200 mg di flavonoli: basta prenderlo una volta al giorno per tenere a bada la pressione alta”. La conferma dei benefici del cacao è ormai nota da anni, grazie agli studi fatti sulla popolazione Kuna, al largo di Panama, che consuma grandi quantità di cacao e ha una mortalità per malattie cardiovascolari molto più bassa di quella dei cittadini panamericani. “I benefici, però, sono solo del cioccolato amaro”, ha continuato Sirtori, “quello al latte e bianco, invece, da questo punto di vista non fa niente”. Un altro alimento sul quale si stanno concentrando diversi studi, per i suoi benefici sulla salute, è il lupino, che ha benefici effetti su colesterolo e diabete e che contiene anche elementi proteici che, in futuro, potrebbero portare a pillole per l’ipertensione. Uno studio recente, condotto sempre da Sirtori presso l’ospedale Niguarda di Milano su barrette dietetiche con proteine di lupino, ha riscontrato un calo del 4,2% del colesterolo già dopo un mese, rispetto al gruppo di persone che aveva assunto barrette alla caseina. E’ bene comunque tener presente che i prodotti nutraceutici ”non si sostituiscono ai farmaci”, ha concluso Sirtori, “ma servono per la prevenzione e il trattamento di patologie moderate”.

tratto da 

http://www.buonenotizie.it/salute-e-benessere/2012/09/28/il-cioccolato-amaro-combatte-lipertensione/