martedì 30 ottobre 2012

riflessologia

"Lo scorso aprile, in occasione del XII Congresso Nazionale di Parkinson Italia svoltosi a Verbania, ci siamo occupati di un nuovo tipo di trattamento riabilitativo della malattia di Parkinson per buona parte frutto della ricerca italiana: una calzatura tecnologica chiamata FMS, acronimo di Foot Mechanical Stimulation, cioè stimolazione meccanica plantare che oggi possiamo sentir descrivere direttamente dagli autori dei primi studi: ecco la relazione della dottoressa Franca Barbic dell’Istituto Humanitas di Milano.

UN AIUTO MECCANICO AI FARMACI - La FMS è complementare ai farmaci ed è una stimolazione meccanica di 6 secondi, effettuata in modo sequenziale per 4 volte sull’alluce e sulla prima giunzione metatarsale della pianta del piede tramite una punta smussa. Entro 24 ore ciò fa aumentare nei pazienti velocità del cammino, lunghezza del passo e rapidità del cambiamento di direzione di marcia. Si riducono anche i cosiddetti episodi di freezing, transitori blocchi motori in cui il paziente sembra improvvisamente congelato con i piedi incollati per terra, fenomeno da cui è derivato infatti il termine inglese freezing, congelamento.
IL TRAGUARDO DI UN CONGRESSO MONDIALE - In questi mesi gli studi sulla FMS sono andati avanti e, dopo essere stati pubblicati sulla rivista Clinical Autonomic Research, il 31 ottobre la tecnica sarà presentata al giudizio dei maggiori esperti mondiali riuniti al 23° Simposio Mondiale sul Sistema Nervoso Autonomo delle Bahamas. Lo studio intitolato "La stimolazione meccanica del piede migliora il cammino e il profilo cardiaco vagale dei pazienti parkinsoniani" viene presentato da 13 neurologi milanesi fra i quali anche la dottoressa Margherita Canesi che fa parte, insieme al professor Gianni Pezzoli, del gruppo di esperti del forum di Corriere.it su questa malattia.
IL PARERE DELL’ESPERTO - «Sono stati effettuati studi rigorosi in cieco con controllo placebo - commenta il professor Pezzoli, direttore del Centro Parkinson degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano - ed è stato osservato un miglioramento del lato maggiormente affetto, poi protrattosi per qualche giorno. Mi è stato riferito dalla dottoressa Canesi un aspetto insolito che vale la pena ricordare: i pazienti, dopo la prima applicazione si dichiarano molto soddisfatti e chiedono di essere nuovamente sottoposti al trattamento. Alla luce di questo tipo di reazioni va considerato con più attenzione quanto effetto placebo possa giocare nella riduzione del freezing influenzata dalle aspettative forse eccessive di questi pazienti. Siamo comunque ancora in itinere e ci vorrà altro tempo per avere un follow up più lungo su un maggior numero di pazienti così da vedere come e per quanto questo effetto si mantiene».
UNA BUONA PARTENZA - Sei mesi fa avevano partecipato al primo studio controllato sulla FMS sei centri lombardi: nei pazienti fu osservato un incremento della lunghezza del passo e della velocità del cammino. Il tempo e il numero di passi per completare la rotazione sul posto sono diminuiti, la lunghezza media del passo e la velocità del cammino sono aumentate in modo significativo, il tempo di esecuzione del movimento di rotazione sul posto si è ridotto e il numero di passi per completare la rotazione sul posto è diminuito. La sua efficacia è stata verificata anche in doppio cieco con finte stimolazioni placebo. Mentre la stimolazione placebo effettuata in altre aree del piede non ha riportato alcuna efficacia sia in acuto sia a distanza di 24 ore, la stimolazione delle aree corrette ha invece dimostrato sia subito dopo sia dopo 24 ore, un effetto di riattivazione dei movimenti che diventano più veloci.
COME LA RIFLESSOTERAPIA? - Le basi neurofisiologiche della FMS sono verosimilmente le stesse della riflessologia, trattamento empirico noto da millenni secondo il quale sotto la pianta del piede sono situati punti strategici cui corrispondono varie parti del corpo. Essendo l’area plantare del piede ricchissima di recettori nervosi la pressione di questi punti riflessi genera impulsi che attivano reazioni immediate nell’organismo. La riflessologia plantare si è rivelata efficace nelle contratture muscolari dovute a tensione o a posture errate e nei dolori cervicali, dorsali, lombari e nel mal di testa. Generalmente i trattamenti sono bisettimanali, con un minimo di 7 sedute e un massimo di 14 (ognuna di 30-40 minuti) e già dopo le prime sedute, inducono profondo relax, distensione dei muscoli e un grande senso di benessere psico-fisico. Nella FMS invece, dopo una prima seduta per la regolazione personalizzata effettuata da personale specializzato, l’apparecchio con cui viene effettuato il trattamento può essere utilizzato direttamente dai pazienti a casa, calzato come una sorta di plantare tecnologico".

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