Di ritorno da un pellegrinaggio, un uomo acquista in città uno 
specchio, oggetto a lui ignoto. Crede di riconoscere nello specchio il 
volto del padre e, al colmo della gioia, lo porta con sé.
A casa, lo ripone in una cassapanca, non ne fa parola con la moglie 
e, di tanto in tanto, quando si sente triste e solo, va «a trovare suo 
padre». E dopo, ogni volta, la moglie nota in lui un’aria strana. 
Così 
lo spia, e un giorno lo vede aprire la cassapanca e restarvi chino a 
lungo. Attende che il marito si sia allontanato, quindi apre a sua volta
 la cassapanca e vi scorge una donna. S’infiamma di gelosia e inveisce 
contro il marito. 
Gran diverbio in famiglia! Fortunatamente passa una 
monaca. Volendo rappacificare i due coniugi, si fa mostrare la 
cassapanca, oggetto del litigio. 
Nel ridiscendere dichiara: «La 
cassapanca non contiene né uomo né donna: c’è soltanto una monaca!».
Storia zen 
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